EDUCAZIONE BIOCENTRICA

di Rossella Cecchetti, insegnante di Biodanza (©10 settembre 2006)

Non è facile parlare di educazione, ma è necessario fare una riflessione profonda su questa tematica.

L’educazione riguarda soprattutto i bambini ed i ragazzi, l’età più feconda e ricca di potenzialità in sviluppo dell’essere umano.

Nella nostra società non sono chiari gli scopi dell’educazione, sembra che per crescere si abbia bisogno di nozioni, informazioni.

La scuola soprattutto non tiene conto della globalità dell’individuo che non è solo intelligenza cognitiva: non c’è formazione della persona in tutti i suoi aspetti, ma c’è solo informazione, cioè assimilazione di concetti astratti. 

In realtà l’intelligenza è parte di tutte le nostre funzioni, quindi non pensiamo solo con il cervello, ma con tutto il nostro corpo ed esiste una relazione profonda tra intelligenza cognitiva e sviluppo affettivo e relazionale.

Inoltre i mezzi di comunicazione di massa come la pubblicità e la televisione che entrano a far parte del nostro modo di imparare e vivere offrono sempre di più modelli irreali di uomini e donne bellissimi, ricchi, senza scrupoli, molte trasmissioni esprimono continuamente giudizi o critiche e spingono ad una forte competitività, inoltre nei telegiornali appaiono sempre di più immagini e notizie sulla violenza e abbrutimento umano, mentre non fa notizia ciò che può succedere di bello e gioioso nel mondo.

Gli adulti, ma soprattutto i bambini ed i ragazzi che non hanno ancora capacità di valutazione, assimilano senza criticità un modo di vivere irreale e stereotipato.  

Rolando Toro parla di educazione biocentrica, che significa educazione a vivere perché è necessario recuperare il concetto della “sacralità” della vita ed il piacere di viverla.

L’educazione biocentrica non si ferma alla formazione intellettuale o tecnologica ma tende a sviluppare modelli interni per vivere.

L’obbiettivo è la “connessione con la vita”: bisogna dare priorità assoluta allo sviluppo dell’affettività, ad uno sviluppo maggiore di coscienza etica e l’aumento della percezione verso il mondo, gli uomini, la natura per crescere individui sani, ricchi di gioia di vivere e di amore.

Con il sistema di Biodanza che Rolando Toro ha ideato vengono espressi tutti i potenziali naturali che l’uomo possiede e che sono individuabili in quelle che vengono chiamate “linee” di vitalità, creatività, affettività, sessualità e trascendenza. Questo sistema utilizza come metodologia la musica, il movimento, l’espressione emozionale.

Gli obbiettivi proposti sono:

  1. rinforzare l'identità per connettersi con la propria forza aumentando il coraggio di fronte alle difficoltà;
  2. sviluppare l'affettività per imparare il rispetto dell⿿altro attraverso l'amore, superando sentimenti di discriminazione e accettando la diversità;
  3. esprimere la creatività attraverso la danza e lo sviluppo delle espressioni verbali, musicali, poetiche, facilitando la comunicazione ed il dialogo;
  4. sviluppare attraverso il movimento il piacere del proprio corpo, la fluidità, la leggerezza, la coordinazione indispensabili per una crescita armonica.

Purtroppo nelle nostre scuole non si insegna né la coscienza etica né la capacità di esprimere l’affettività o il rispetto verso gli altri e la natura, insegniamo incoerenza creando un senso del dovere e atteggiamenti di rispettabilità verso cose che non sono rispettabili, diciamo ai bambini e ai ragazzi di non essere razzisti o violenti e poi presentiamo un mondo di adulti che usano la violenza, l’opportunismo, l’astuzia, dove la condizione umana non è rispettata, dove ci sono guerre e stupri, povertà.

Ma il cambiamento sociale può avvenire solo attraverso un programma di rieducazione affettiva e di sviluppo della coscienza etica nei bambini.

L’identità si sviluppo proprio nella prima e seconda infanzia.

Rolando Toro afferma che la neurosi, l’ansietà, l’angoscia e la depressione sono il risultato di una educazione sterile che conduce alla perdita di affettività e quindi alla delinquenza e al militarismo.

Le patologie sociali nascono dal disorientamento del processo educativo.

E il processo educativo comincia nel ventre materno e attraverso le cure durante la nascita e il primo anno di vita che hanno una forza determinante nel futuro dell’essere umano.

Sempre Rolando Toro dice: nelle scuole i bambini dovrebbero essere a contatto con la natura, la terra, l’acqua, l’aria pura e il fuoco, con le piante, i fiori e frutti, con gli animali, con il lavoro della semina, con il canto e la danza, ecc.

L’immagine dell’uomo proposta dall’educazione biocentrica è quella dell’uomo relazionale, l’uomo ecologico, l’uomo cosmico.

Rossella Cecchetti

Poesia

Doniamo ai bambini un mondo pulito e chiaro,

generoso di amore e abbracci.

Offriamo delicate carezze e sguardi sereni.

Facciamogli guardare gli alberi, il cielo, il mare, la terra

e gli altri uomini con ardore,

perché la vita è un regalo sacro.

Educhiamoli al silenzio

come riflessione e introspezione di sé.

Aiutiamoli sempre con tenerezza

perché questa genera forza

e la forza amorevole può cambiare il mondo,

gli uomini,

la profondità stessa della nostra anima.

 

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documento tratto dal nostro precedente sito www.centrobiodanza.it (non più gestito dalla nostra associazione)